La giovane arpista



Candida Xanto che stilli profumi,
tu, dal volto di Musa,
soave immagine degli Amori alati,
torna a suonare dolce per me
con le mani odorose.
In un letto di pietra solitario,
murato di sassi,
io devo un eterno sonno dormire.
Canta ancora per me, piccola Xanto:
sì, sì, questo dolce canto!
Lo senti usuraio?
E solo in un letto di pietra dovrai posare, misero, per sempre.
(Filodemo)



 
Filodemo di Gàdara, epigrammista del tardo ellenismo, fu principalmente un filosofo epicureo.
Bellissima immagine quella in questi versi, carichi di malinconica dolcezza.

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