Nostalgia portami via

E' giusto essere nostalgici?
Mi chiedo se sia giusto finire per essere nostalgici di tempi che non si sono mai vissuti. E' facile perdersi in questo tipo di nostalgia, ed io mi ritrovo spesso a constatare il mio essere un'anacronismo vivente.

Sono nata nel momento sbagliato. Sento di vivere in un'epoca che non mi appartiene e far parte di una generazione che non mi rappresenta.

Ma poi finisco col chiedermi come io possa avere sentimenti nostalgici verso epoche di cui ho solo sentito parlare, in cui non sono mai stata, non ci ho mai vissuto!
Rischia di diventare una cosa ridicola forse?! Può suscitare una certa ilarità. Un pò patetico?! Cose della serie "Si stava meglio quando si stava peggio"... La cosa magari assume connotati di retorica.
Una volta a proposito di ciò qualcuno fece una similitudine azzeccatissima, davvero calzante...E' come sentirsi realizzati per aver fatto sesso con un'ottantenne che era bellissima da ragazza.
In effetti ha ragione... no, non avrebbe molto senso.

Poi a un certo punto i miei amici Palmipedoni mi hanno indicato che non è un male essere nostalgici di tempi mai effettivamente vissuti, senza dimenticare mai che ogni epoca ha avuto i propri lati negativi come positivi.... Solo che tendiamo a vedere e sottolineare nella nostra mente solo gli aspetti negativi del presente, e a gonfiare e idealizzare solo gli aspetti positivi del passato.
Dunque, mi fermo, cerco di restare razionale, e di non perdere di vista gli aspetti positivi di questa epoca.
...E mi dico che in effetti sarebbe anche una bella epoca per vivere, una bella epoca in cui essere nati,  una bella epoca dove tante cose sarebbero possibili se le volessimo, un' epoca in cui sarebbe possibile cambiare tante cose che varrebbe la pena di cambiare.
In conclusione mi sono detta, non è ridicolo e fuori luogo essere nostalgici se questo serve ad ispirarci, a prendere il buono di ciò che è stato dimenticato.


...Inutile che mi arrampico però... la verità è che questo è anche un discorso di punti di vista.
Ed il mio non è certo a favore di tecnologia iperabusata, ipercomunicazione, architettura e design minimal, nessuna inclinazione verso il decorativismo, produzione seriale, iperpraticità moderna, il reggiseno al posto delle scomodissime ma bellissime guepiere e biancheria annessa, la luce della taglia S di Enel preferita alle candele di cera, e la lista sarebbe ancora lunga.

Ma il discorso nostalgia del passato oltre a basarsi su un fattore Estetico e di gusto, (nel mio caso innatamente e irrimediabilmente anacronistico), è un fattore anche razionale e di ordine pratico, ovvero, la mia coscienza che presuntuosamente credo sia ancora un minimo lucida, comprende come l'eccesso non sia una buona cosa.

Viviamo in un'epoca eccessiva, tecologicamente rococò; un moderato ed intelligente uso delle cose ben venga, ma quando l'uso diventa abuso ecco che si perde di vista ogni sana cosa e il progresso a quel punto non è più dalla nostra parte ma contro.
La tecnologia dovrebbe aiutarci, favorirci, e fermarsi lì, a ciò che può facilitarci quel tanto in più. Non va bene andare oltre, chiedere di più, lasciarci sopraffare e spesso sostituire.

Sull'aspetto Estetico della cosa posso quindi anche concedere venia, quello è gusto soggettivo.
... ... ... Siii, però cavolo!...E' tutta colpa della nascita del design (estetica e funzionalità) e della produzione industriale!!!
Non c'è più il Tempo per dedicarsi ad un decorativismo così poco pratico.

Lo dico sempre, panta rei... Devo farci pace. 
Destinata ad essere una disadattata. -__-

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