L'arte di Tjep

<<Tjep. Think, amaze>>.
<<Tjep è semplicemente Tjep>>.
In realtà dietro questa unica parola si cela un fecondo studio di creativi, una fucina di geniali idee artistiche, creata da due designer di talento, sita in Amsterdam, nella bellissima terra olandese.
I due designer in questione sono Frank Tjepkema (1970) e Janneke Hooymans (1974), coppia nel lavoro e nella vita che nel 2001 ha dato alla luce la propria poliedrica creatura dopo aver frequentato la Design Academy di Eindhoven.
Sono affiancati da altri creativi, tra professionisti e stagisti.

Tra i loro progetti spiccano particolarissimi ristoranti e catene di ristorazione cheap (di cui fanno le scelte anche di menu, secondo un misto di gusto e di ricordi personali) e dunque si occupano negli ultimi tempi principalmente di interior design, ma hanno precedentemente collaborato con grandi nomi (un esempio è Ikea) per quanto concerne il product design. Per quanto riguarda le catene olandesi di fast food (Praq e Fabbrica) hanno senz'altro contribuito a innovare la concezione di fast food comunemente intesa, dando uno taglio netto all'idea di rapidità del consumo (fast food) e di omologazione dei prodotti.

Ma la loro creatività non si limita affatto a questo ed essendo in continuo movimento sforna idee ed oggetti di ogni tipo e funzione. Tjep si occupa di tantissimi aspetti e non solo di uno. Non è solo interior o product design, o meglio è tutto questo ma in senso estremamente più vasto. Tutto ciò che è architettura esterna ed  interna può essere rivisto e reso artisticamente funzionale. Idem per qualunque tipo di prodotto-oggetto. Il loro è uno stile ricco di contaminazioni. 
E qui arriviamo a ciò che mi ha colpito a prima vista del loro lavoro; ovvero le loro collezioni di accessori, di veri e propri gioielli artistici quasi più da collezione che da indossare.
La collezione che in particolare mi ha conquiestata e sedotta è "Clockwork love gold" e "Clockwork love paper". Sono una serie di pendenti raffiguranti cuori costituiti di ingranaggi meccanici! Sono sempre stata affascinata  dagli ingranaggi degli orologi, mi piacciono infinitamente e dunque queste opere non potevano certo lasciarmi indifferente. 
La linea Clockwork love, con i suoi 6 "timepieces" del corpo principale esposti alla Gallery RA di Amsterdam, rappresenta la galleria delle emozioni e degli innumerevoli sentimenti del cuore "attraverso l'uso liberale di riferimenti simbolici". "La collezione rimanda a temi come la fragilità, la passione, l'incertezza e il desiderio". Così definiscono il proprio intento artistico gli stessi designer sul sito di Tjep.
Questi gioielli sono costituiti in modo uniforme e coerente da una grande moltitudine di elementi grafici in una moltitudine di strati.






Nella collezione Clockwork love paper "gli ingranaggi congelati esprimono i personaggi come se questi fossero immobilizzati nel tempo."
La gamma di pezzi è stata creata in diversi formati, dal più piccolo fino a quello murale.
"Diverse tecniche di taglio e diversi materiali sono stati adoperati e uniti. Parallelamente al tema principale troviamo dei sotto temi come l'odio."

Sono davvero belli non trovate? Tutti quegli ingranaggi, piccoli e grandi che si incastrano e si intrecciano fra loro in modo così strutturato, perfetto e premeditato. Danno oltretutto una sensazione ottica a mio avviso particolarmente piacevole ed intrigante, con tutti questi livelli sovrapposti, spazi pieni e vuoti, la profondità di un'opera davvero tridimensionale e non solo nella materia a questo punto.


Notevole è anche il ciondolo Bling Bling (da cui la collezione Clockwork trae spunto). E' vero, da lontano il pezzo appare come una croce riccamente decorata, ma uno sguardo più attento e ravvicinato rivela sottili strati di acciaio perforato placcati in oro per "proclamare il simbolismo della religione moderna". Avrei preferito che fosse stato lavorato in oro anzi che in insignificante ferro, ma lasciam perdere...
"Loghi banali come quelli di CocaCola e Gucci raccontano la storia che la gioielleria -metafora per lo stesso Salone del Mobile di Milano- ha sempre narrato: il mondo del capitale ama avvolgersi nell'illusione di una bellezza senza tempo" Louise Schouwenberg."
E' proprio vero ciò che sostiene ironicamente Tjepkema, è assolutamente GENIALE!: "Questo pendente è l'oggetto più marcato del mondo (suggerimento: immagina il denaro che potresti risparmiare in vestiti di marca indossando solo questo accessorio)." Muahahahahahahaahh!!! Una pacchianata sì, ma geniale nel concetto!!! E scommetto che qualcuno sarebbe disposto ad indossarla con quell'intento! Mah!




Non amo e non mi ritrovo in questo stile decisamente moderno di gioielleria ma ne apprezzo le strutture, la composizione e spesso le idee che vi si celano dietro. Come in questi Bling Bloom, collezione nata per rendere "nuovamente indossabili" anelli ereditati da una famiglia che non li riteneva più facilmente indossabili per la giovane figlia 21enne.

"Bloom Bloom". Questa non capivo se fosse un'opera senza funzione specifica, o una sorta di pouf o sedile ultramoderno.  Invece ho poi capito che si trattava di una spilla. o.O Sicuramente è innovativa...non rientra affatto nella mia idea di spilla. <<Tjep. Pensa, stupisci.>> Una frase che senza dubbio li rappresenta bene.


Un'altra idea che come nel caso del Bling Bling mi ha fatto sorridere, le spille Family Hero: "Perchè è sempre lo stesso ad attirarsi tutte le attenzioni? Questa rivoltante verità, che inizia nella culla, ci ha spinti a ribellarci e dare alla luce il più dolce dei nostri design. Quando un bambino viene al mondo, vengono al mondo con lui un sacco di altre adorabili figure: un papà e una mamma naturalmente, oltre a una nonna, un nonno, una zia, ecc... Tutti in famiglia vengono ribattezzati con un nuovo titolo, e meritano un riconoscimento! Abbiamo creato delle medaglie per celebrare questo eroico evento!"
Ahahahahahahah, che spiegazione divertente!





 
Tjep è soprattutto concetti, messaggi, oltre che estetica e funzionalità. E cosa si sono inventati con il Fashion fugitive reward? Un segno distintivo per tutti coloro che rifuggono l'essere per definizione alla moda, l' antinomia di fashion victim. Ma è un paradosso, poichè "premiando il non fashion victim con qualcosa di visibile come una medaglia si crea automaticamente una dichiarazione di moda, e quindi fashion victims! Dunque abbiamo cercato qualcosa con cui davvero nessuno si mostra, ma che fosse molto comune, per trasformarlo in qualcosa di davvero unico. Abbiamo selezionato il più mediocre e banale tra tutti gli oggetti comuni, quello che ti trasforma in un numero: il biglietto della fila al macellaio locale! E l'abbiamo fatto d'oro." Questo curioso accessorio è stato ideato per la G+N e i fuggitivi della moda che saranno da loro individuati verranno premiati con questo numero dorato davvero unico e ordinario. XD che cosa assurda! Si prendono davvero gioco di molti aspetti sociali.


Questa è un'altra opera che adoro, Graph. "La vita moderna sembra faccia sempre più affidamento sui numeri che possono essere trasposti su grafici, da quelli della Borsa fino al vostro battito cardiaco, dal riscaldamento globale ai tassi di congestione del traffico. Questo gioiello simboleggia il modo cartesiano dell'umanità di definire il mondo, in un oggetto che dovrebbe incarnare le nostre aspirazioni più emozionanti. Questo gioiello non riguarda l'eterne bellezza ma riguarda i risultati."
Mi piace davvero tanto questo girocollo semirigido, così come il messaggio che incarna.

 Con Heartbreak c'è l'ennesimo esempio di un oggetto che in sè magari non mi dice esteticamente nulla o addirittura non mi rappresenta (sempre in senso estetico), ma che col significato che propone mi colpisce e stupisce. Mi stupisce l'idea.
"...Eppure mai la stragrande maggioranza dei gioielli che celebra il concetto di amore rivela la fragilità delle relazioni romantiche. L'Heartbreak è costituito da un cuore di porcellana fragile e leggero ma anche da un forte martello in titanio, collegati e resi inseparabili da una catena anch'essa in titanio. Sebbene  il cuore spezzato mostrerà le crepe, non potrà mai cadere a pezzi in quanto vi è uno strato di gomma sulla parte interna che non mancherà di tenere il cuore insieme."
Ed infine, tornando allo stile di lastre a livelli sovrapposti che creano giochi visivi accattivanti ecco la Tiara for Maxima, commissionata dal Museum 't Kruithuis for the Royal Family of the Netherlands, in cui "Maxima eWillem-Alexander è scritto in tanti modi quanti ce ne sono per dire "ti amo": oltre un centinaio di caratteri tipografici diversi. Tutto molto bello, ma non dobbiamo dimenticare quali sono i migliori amici di una ragazza, giusto? I punti sulle "i" sono diamanti." Sempre ammirevole la tecnica e l'effetto reso da questo stile di gioielli.



E queste sono solo le opere che rientrano nella categoria dell'accessorio prezioso! Ci sono ancora tante e tante altre idee ed intuizioni che meritano di essere spulciate ed ammirate, per quanto riguarda architettura(ecosostenibile!!!!), interni, installazioni, mobili, svariate altre tipologie di oggetti.

Il principale progetto che Tjep riferisce per il futuro: «Essere totalmente indipendenti. Liberi di creare senza vincoli, anche se è quasi un sogno impossibile ».
Ma annunciano anche l'intenzione di realizzare un ristorante su ruota panoramica. Wow!Vorrei proprio andarci un giorno!

1 commento:

  1. Di tutta quest'arte particolare trovo fantastica l'idea delle spille family hero...accidenti davvero non avevo mai pensato che alla nascita di un bimbo tutta la sua famiglia adotta un nuovo nome...mamma...papà...zia...nonno ecc.....
    Grazie per le tue parole di consolazione per il mio quaderno ricamato...ma se stata davvero troppo buona...più storto di così nn lo potevo attaccare :))))).
    Debora

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